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APPELLO AL GOVERNO
APPELLO AL GOVERNO ITALIANO PER SALVARE LA NOSTRA MADRE TERRA:
PER UNA GIUSTIZIA DELL’AMBIENTE E PER L’AMBIENTE,
PER LA SICUREZZA DEL LAVORO E NEL LAVORO,
PER UNA PRODUZIONE E PER UN’ECONOMIA ECOCOMPATIBILI, PER UNA SICUREZZA DEI NOSTRI FIGLI!
PREMESSA.
Sul Progetto Corte Penale Europea dell’Ambiente la IAES da anni ha avviato un confronto con la UE.
Dopo anni e anni di Conferenze, meetings, scritti ed opere, il 14 luglio 2010 l’International Academy of Environmental Sciences era in audizione presso la Commissione ENVI -Ambiente-Salute Pubblica e Sicurezza alimentare (http://www.iaes.info/contenuto-158-audizione-prof-a-abrami-commissione-envi.html) per presentare il Progetto per un nuovo sistema di giustizia europeo dell’Ambiente e, all’esito di quella audizione, la UE si esprimeva evidenziando che trattavasi di un progetto
• giuridicamente fondato e
•• realizzabile, senza necessità di modifica del Trattato, potendosi istituire ” a medio termine”, il Tribunale specializzato, competente in materia di Ambiente
La creazione di questo nuovo sistema di Effective Justice, di cui il Governo e la UE sono già a conoscenza, è oggi l’unica seria risposta alla forte domanda di Giustizia e ai gravi problemi relativi ai cambiamenti climatici, alle migrazioni climatiche, alla siccità e alla tutela dei Beni Comuni e dei Diritti dell’Uomo e della Natura!
La riforma consentirebbe di raggiungere diversi obiettivi:
– riaffermare ed attuare i principi di effective justice statuiti dalla UE ;
– creare un nuovo Organo comunitario in grado di garantire il controllo giurisdizionale sull’uso/abuso delle risorse ambientali, per una giustizia penale ambientale europea certamente più uniforme rispetto alla situazione attuale;
• dare risposta alla forte domanda di giustizia di milioni di cittadini dell’UE, indifesi di fronte a situazioni di inquinamento restati spesso impuniti
– come avvenne per il “caso Aurul”, relativo al disastro del Danubio, per il quale la UE dovette prender atto la giuridica inesistenza per quell’inquinamento di una reale protezione degli ecosistemi1 ;
1- Il 31 gennaio 2000 il disastro ecologico che ha interessato il bacino del Danubio ha posto in evidenza i seguenti aspetti. L’area è stata interessata per la rottura della diga che ha causato lo sversamento di 100.000 m³ di fanghi tossici con effetti in Romania, Ungheria ed ex-Yugoslavia ed effetti devastanti per l’acqua ed ecosistemi (animali, piante di ogni specie). La UE nel VI “ Programme of the environmental action” prende atto che l’ultimo inquinamento del bacino del Danubio confermò la inesistenza di una reale protezione dell’ecosistema
– come avvenne nei tanti, troppi, disastri marini (Prestige, Erika…) che hanno provocato danni .enormi non solo all’ambiente, ma anche a diversi tipi di industrie (ittica, turistico-… alberghiera…);
• garantire il rilancio della Economia, del Lavoro e della Produzione e dell’Ecoturismo.
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